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Come affrontare i crolli dei mercati

Come affrontare i crolli di mercato con una metodologia pratica e concreta per evitare errori e scelte sbagliate.

Data di pubblicazione

29 Ottobre 2021

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Tempo di lettura

6 min

Crolli di mercato e come affrontarli.

Ho approfondito questo importantissimo argomento all’interno dell’iniziativa di NAFOP (L’associazione nazionale dei consulenti finanziari indipendenti) per il mese dell’educazione finanziaria di ottobre 2021.

Nel mostrare le strategie e le metodologie utili a superare positivamente questi eventi che arrivano in modo imprevedibile nel corso del tempo, ho raccontato un esempio pratico preso dalla storia dei mercati e degli ultimi 4 grandi crolli avvenuti dagli anni ’70 ad oggi.

Argomenti trattati nel video:

  • Strategie per gestire i crolli di mercato
  • Piano di Accumulo vs Piano di Risparmio
  • Errori da non commettere nella costruzione del proprio portafoglio di investimento
  • Perchè anticipare il mercato con il market timing non funziona
  • Perchè la gestione emotiva del portafoglio è tanto importante quanto trascurata

Se preferisci leggere, trovi qui il testo scritto del mio intervento:

“L’argomento di cui vorrei parlarvi è “Come comportarsi di fronte ai crolli di mercato” e vedere insieme alcune regole e metodologie per affrontare correttamente le discese. Per farlo vorrei raccontare un esempio tratto dalla storia dei mercati finanziari, essendo dati certi che abbiamo a disposizione e da cui possiamo imparare molto.

Questo esempio riguarda una persona che chiameremo per semplicità Marco. Marco ha 22 anni ed entra nel mondo del lavoro ad inizio degli anni ’70.

Sempre per semplicità utilizzerò l’euro come unità di misura di questo esempio.

Dicevamo, Marco entra nel mondo del lavoro all’inizio degli anni ’70 e comincia subito a pensare alla sua pensione, decidendo di iniziare un piano di risparmio annuale, mettendo da parte 2.000 € ogni anno, con la promessa che ogni 10 anni alzerà la quota di risparmio di 2.000 €, perciò dopo 10 anni andrà a mettere da parte 4.000 €, dopo altri 10 anni 6.000 € all’anno…e così via.

Visto che ha davanti a sè 35 anni di tempo prima di andare in pensione, dopo i primi anni di accumulo di risparmio decide di entrare sui mercati finanziari azionari per sfruttare la forza dell’interesse composto, soprattutto dopo averli visti salire parecchio per un po’ di tempo.

Marco però, nonostante le buone intenzioni, è molto sfortunato e finisce per entrare sui mercati alla fine del 1972, proprio un attimo prima di un grande crollo del -50% circa. Molto affranto dalla cosa, Marco si convince che i mercati non fanno per lui e si ripromette di non investire mai più un solo euro. 

Fortunatamente però prende contemporaneamente due sagge decisioni:

  1. Non vende gli strumenti finanziari presenti nel suo portafoglio, anche se si sono dimezzati di valore
  2. Continua a risparmiare diligentemente

Passano addirittura 15 anni e ora Marco si ritrova ad aver risparmiato 46.000 €. In tutto questo tempo i mercati sono quasi sempre cresciuti e l’esperienza del crollo subito è ormai un lontano ricordo.

Allora Marco si convince e mette nuovamente i suoi soldi sui mercati finanziari. Siamo nel 1987 e dopo pochissimo arriva il famoso lunedì nero dei mercati, che portò nel giro di pochissimo ad un crollo del -35% circa.

Nuovamente devastato da questa seconda esperienza, Marco si ripromette che non farà mai più questo errore in vita sua.

Passano 12 anni e ora Marco ha accumulato 68.000 € e diverse persone gli fanno notare che i mercati sono nuovamente saliti e cresciuti, perciò, nonostante le due batoste precedenti, Marco decide di fare un altro tentativo.

Ovviamente entra poco prima del grande crollo dei mercati da -55%, a seguito dello scoppio della bolla delle azioni tecnologiche.

Passano altri 7 anni, e visto che i mercati sono nuovamente cresciuti in modo consistente per diverso tempo, Marco decide di fare un ultimo tentativo. Questa volta ha accumulato 64.000 € e li mette sui mercati. Siamo ad ottobre 2007…

Inutile dire come è andata, con lo scoppio della bolla dei mutui subprime e il crollo generalizzato dei mercati da -57%.

Dopo questo ultimo episodio Marco si rifiuta categoricamente di entrare nuovamente sui mercati e continua semplicemente a risparmiare i suoi soldi depositandoli sul conto corrente.

Bene, nel 2013 Marco raggiunge i requisiti per accedere alla pensione e prima di vedere il valore del suoi investimenti, facciamo un breve riassunto.

Marco ha accumulato nel corso della sua vita lavorativa risparmi per circa 180.000 che ha poi investito in 4 momenti nel corso di 35 anni.

Ogni volta che è entrato sui mercati ha subito immediatamente grandi crolli del -50%, -35%, -55% e -57%.

Marco è quindi l’esempio assoluto dell’incubo peggiore di ogni investitore e nonostante questa terribile esperienza sui mercati, Marco si ritrova alla soglia della pensione con un portafoglio del valore di 1.100.000 € circa.

La cosa interessante è che se Marco avesse avuto un maggiore livello di educazione finanziaria e invece di fare 4 soli ingressi sui mercati nel corso di 35 anni, avesse impostato un piano di accumulo ricorrente entrando tutti gli anni con i suoi risparmi, il suo portafoglio dopo 35 anni avrebbe avuto un valore complessivo di 2.300.000 € circa.

Vediamo allora quali lezioni possiamo recuperare da questo esempio:

  1. La prima lezione è che dando il giusto tempo all’investimento per maturare si possono eliminare le sfortune o le decisioni sbagliate, come ad esempio il fatto di non aver impostato un piano di accumulo ricorrente o di aver voluto fare “market timing”, ovvero tentato di indovinare il momento giusto per entrare sui mercati
  2. Avere una metodologia è l’unica strategia che paga veramente. Impostare un piano di risparmio e un piano di accumulo per entrare a frequenza fissa sui mercati, indipendentemente da quello che sta succedendo permette di eliminare lo stress e l’ansia relativa alla decisione sul momento migliore per investire
  3. La gestione delle proprie emozioni durante il processo di investimento è un aspetto tanto sottovalutato quanto fondamentale. Il pensiero comune è quello di credere che per ottenere un buon risultato dai propri investimenti sia necessario indovinare il momento perfetto per entrare sui mercati. Da questo esempio abbiamo visto che ciò che conta realmente è avere un piano finanziario e una strategia ben definita a monte. 

Da queste lezioni possiamo trarre 3 strategie pratiche:

  1. Quando i mercati crollano, la cosa migliore da fare è stare assolutamente immobili. C’è del valore nel non fare nulla e quindi nel non andare a vendere o liquidare posizioni magari in perdita.
  2. Quando i mercati si sono sfogati è un’ottima opportunità per entrare a prezzi di saldo e senza timore, ma con la convinzione che si stanno facendo degli ottimi affari andando a comprare strumenti e asset a prezzi decisamente convenienti. In questo caso conviene entrare con quanto più capitale possibile.
  3. E’ fondamentale rimanere investiti per il più lungo tempo possibile, con la consapevolezza che durante la vita del proprio investimento dovranno essere affrontati non uno ma più crolli importanti dei mercati ed è di assoluta importanza non preoccuparsi di uscire un minuto prima di un crollo per poi cercare di rientrare un secondo prima che inizi la salita, perché queste sono cose oggettivamente impossibili da fare e soprattutto onerose in termini emotivi e di stress, ma piuttosto conviene concentrarsi sull’impostazione di una strategia di investimento chiara e definita a monte, che sappia esattamente come comportarsi in caso forte discesa dei mercati.

Sono poche e semplici regole che però distinguono nettamente un progetto di investimento che porta grandi risultati, da uno che sarà sicuramente fallimentare.” 

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Commenti

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David D.
30/10/2021 alle 08:33
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Esatto, è anche la mia esperienza. Nei quasi vent’anni di investimenti nel Forex e nelle Azioni, ormai per me la regola numero uno è: mai, mai, mai uscire da una posizione quando è in perdita.

Matteo Biancolini avatar
Matteo B.
02/11/2021 alle 09:50
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Si bè, se l’asset comprato è buono vale addirittura la pena comprarne ancora quando il prezzo è in negativo.

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26 Aprile 2024
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