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Identikit del Consulente Finanziario Indipendente

Come e dove opera, quanto costa e soprattutto perché andrebbe scelto al posto di ex-promotori e altri operatori?

Data di pubblicazione

05 Novembre 2020

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Tempo di lettura

9 min

Se sei appassionato di finanza personale, forse già saprai che esistono figure consulenziali alternative a quelle offerte dal risparmio gestito. Tra queste, il consulente finanziario indipendente si distingue maggiormente per autonomia e imparzialità. 

Ma quali sono le principali differenze fra questo attore finanziario e gli altri attivi nella medesima categoria professionale? Come e dove opera, quanto costa e soprattutto perché andrebbe scelto al posto di ex-promotori e altri operatori? 

Vediamolo insieme.

Chi è il Consulente finanziario indipendente 

Il consulente finanziario indipendente è un libero professionista, iscritto all’albo (come un avvocato o un commercialista), che aiuta le persone a gestire il proprio patrimonio e a pianificare i propri obiettivi finanziari nel loro unico interesse e senza intermediari.

Attiva all’estero fin dagli anni ‘70, in Italia questa figura è stata ufficializzata e abilitata alla professione solo a partire dal 1 dicembre 2018 attraverso la nuova conformazione dell’Organismo dei Consulenti Finanziari. 

Il Codice ateco utilizzato per identificare questa attività è 70.22.09.  Una classificazione che attribuisce al consulente finanziario indipendente un inquadramento da libero professionista e che lo differenzia, per esempio, dal promotore finanziario, il quale, invece, sotto questo punto di vista, è assimilabile alla classe dei commercianti e degli artigiani.

Anche se quest’ultimo può sembrare un dettaglio tecnico, è in realtà molto importante perché evidenzia una netta distinzione fra le due figure. 

Il primo è un professionista qualificato che offre un servizio specializzato in modo indipendente. Il secondo è prima di tutto un venditore di servizi e prodotti. 

esempio grafici e stumenti utilizzati da consulenti finanziari indipendenti

Quali sono le differenze rispetto a un operatore del risparmio gestito

Rispetto ai promotori finanziari o agli operatori del risparmio gestito che, essendo stipendiati dalla banca o da un soggetto terzo, sono incentivati a promuovere prevalentemente i prodotti che questa produce o per i quali percepisce una commissione, il consulente finanziario indipendente:

  •  viene remunerato esclusivamente tramite la parcella del cliente (per questo è detto fee-only) 
  • è svincolato da qualunque legame economico o giuridico con banche, Istituti di Credito, Società finanziarie o Società prodotto e non è soggetto al conflitto di interessi, tipico del mondo del risparmio gestito .

Quindi:

  • non riceve retrocessioni né provvigioni da intermediari o da emittenti di prodotti
  • consiglia solo gli strumenti finanziari più adatti alla situazione patrimoniale di chi lo ingaggia,diversificati per tipologia, emittenti e fornitori.
  • aiuta il cliente a pianificare le sue mosse finanziarie in base ai suoi obiettivi di vita.

Ma soprattutto:

  • non entra in contatto diretto con i risparmi del cliente, semplicemente lo accompagna in banca e  può fornire istruzioni su come gestirli o investirli al consulente della filiale.

Il suo lavoro garantisce al cliente molti vantaggi, anche perché è vincolato da numerosi obblighi morali e legali, contenuti rispettivamente nel  codice etico della NAFOP (associazione dei consulenti finanziari indipendenti) e nel regolamento di disciplina dei requisiti disposto dal ministero dell’Economia e delle Finanze.

Come opera il consulente finanziario indipendente

L’iter consulenziale offerto dal consulente finanziario indipendente si articola in quattro macro fasi.

  • Fase 1: incontro e conoscenza. È il momento in cui il consulente raccoglie tutte le informazioni indispensabili riguardo al cliente come la composizione familiare, la sua situazione previdenziale e assicurativa e i dettagli professionali, oltre alla composizione di eventuali investimenti già in essere (deposito titoli, strumenti finanziari ecc…) per fissare il punto di partenza del percorso e gli obiettivi che si ha intenzione di raggiungere insieme.
  • Fase 2: presentazione analisi e spiegazione del percorso di consulenza. Sulla base delle informazioni condivise, il consulente elabora un’analisi e identifica il quadro patrimoniale del cliente, suggerendo eventuali correzioni e migliorie per allineare l’assetto rispetto agli obiettivi prefissati. 
  • Fase 3: azione. Una volta individuato il percorso finanziario, il consulente aiuta concretamente il cliente a metterlo in pratica. Costruisce con lui il/i portafoglio/i adeguati a raggiungere i propri obiettivi, aggiusta gli investimenti esistenti e, se la pianificazione finanziaria lo richiede, apporta modifiche anche alla sua situazione previdenziale e assicurativa.
  • Fase 4: controllo. in questa fase cliente e consulente monitorano il portafoglio di investimenti nel tempo e si confrontano per ribilanciarlo a seconda dell’andamento dei mercati o delle mutate esigenze finanziarie . 

Durante ogni fase, poi, il consulente finanziario indipendente, a differenza delle banche che sfruttano spesso l’opacità di informazione a proprio vantaggio,  si prende cura dell’apprendimento e dell’accrescimento della cultura finanziaria del proprio cliente. 

Se vuoi saperne di più riguardo a come si costruisce un percorso finanziario indipendente, puoi approfondire qui.

Dove opera il Consulente finanziario indipendente

Secondo quanto afferma l’OCF (organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari) un consulente finanziario indipendente può operare in autonomia o come collaboratore di società di consulenza finanziaria (SCF), le uniche entità che sono autorizzate a svolgere la consulenza in materia di investimenti senza detenere fondi o titoli.

Se sceglie di lavorare in proprio, può svolgere la sua professione in qualsiasi luogo, purché si tratti di una struttura organizzativa adatta ad assicurare il rispetto degli obblighi previsti dal regolamento di settore.

Ciò significa che potenzialmente può esercitare in uno studio privato come in casa e a beneficio di clienti anche molto distanti da lui. Grazie al supporto del web, infatti, il servizio di consulenza viene erogato anche online.

Tariffario

Dicevamo che per il suo lavoro il consulente finanziario indipendente percepisce una parcella direttamente dal cliente che lo ingaggia. Il valore del compenso e il suo calcolo possono variare in base a:

  • grandezza del patrimonio
  • complessità della richiesta
  • livello di rischio corso dall’investitore
  • tempistiche di erogazione del servizio.

La parcella del consulente indipendente è quindi definita su misura, in base ad un preventivo di intervento chiaro e trasparente, che si posa sulle esigenze della persona che ne richiede i servizi. 

Questo approccio si distingue dal mondo del risparmio gestito, in quanto non prevede una parcella in % sul capitale investito (fonte di potenziale conflitto di interessi per l’incentivo a far investire quanto più capitale possibile), ma fissa e tarata sugli obiettivi da raggiungere.

In generale, comunque, come dimostrato da diversi studi scientifici e ricerche, il costo del consulente finanziario indipendente rimane parecchio inferiore rispetto a quello di banche e promotori finanziari che, all’insaputa dei clienti, possono arrivare ad addebitare fino ad oltre il 3% annuo di commissioni, tra quelle esplicite e quelle implicite, di cui soprattutto queste ultime rappresentano vere e proprie parcelle occulte che gli enti si attribuiscono senza lasciarne traccia né sui conti correnti né sui prospetti informativi.

Come diventare consulente finanziario indipendente: i requisiti

Anche se il web pullula di marketers audaci, pronti a vendersi come esperti di finanza alla prima occasione, per lavorare come consulente finanziario indipendente in modo serio bisogna essere registrati all’albo professionale

E l’iscrizione si consegue solo dimostrando di essere in possesso di: 

  • requisiti di professionalità → ovvero disporre di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore e avere un’adeguata conoscenza specialistica in materie giuridiche, economiche, finanziarie e tecniche che devono essere accertate mediante un’opportuna prova valutativa indetta dall’OCF.
  • requisiti di onorabilità → non essere soggetti a condizioni di ineleggibilità o decadenza amministrativa; non essere considerati persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità dall’autorità giudiziaria; non essere stati condannati a pena detentiva o a reclusione per reati legati all’attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa e alle norme in materia di mercati e valori. Per delitti contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, il patrimonio, l’ordine pubblico, l’economia pubblica e per qualunque delitto non colposo in generale. 
  • assenza di situazioni impeditive  non aver ricoperto posizioni di amministrazione, direzione o controllo presso imprese finanziarie che hanno dichiarato il fallimento, che sono state sottoposte alla procedura di amministrazione straordinaria o di liquidazione coatta amministrativa o all’interno di intermediari finanziari nei confronti dei quali sia stata disposta la cancellazione dall’elenco generale o speciale. Sono esclusi anche gli agenti di cambio che non hanno onorato gli impegni previsti dalla legge o che si trovano in stato di esclusione dalle negoziazioni in un mercato, nonché i promotori finanziari radiati dall’albo.
  • requisiti di indipendenza  non intrattenere, direttamente, indirettamente o per conto di terzi relazioni di natura patrimoniale, professionale o familiare con emittenti e intermediari, società e loro azionisti, dirigenti e amministratori, se questi rapporti possono condizionare l’indipendenza di giudizio nella prestazione della consulenza.
  • requisiti patrimoniali  essersi preventivamente sollevati dalla responsabilità civile per i danni derivanti da negligenza professionale con una copertura assicurativa di almeno 1.000.000 di euro per ciascuna richiesta di indennizzo e di 1.500.000 di euro all’anno per l’importo totale delle richieste di indennizzo.
  • requisiti organizzativi  se si opera in proprio, presentare un programma con i dettagli sui servizi di consulenza prestati, la struttura organizzativa e le procedure adottate per adempiere agli obblighi normativi previsti in materia.

Come avrai notato, quindi, il consulente finanziario indipendente è soggetto a diversi controlli e deve dimostrare di possedere determinate qualità e attributi, prima di essere abilitato a svolgere l’attività. Tutto questo per garantire professionalità e maggiore tutela ai risparmiatori.

Come trovare un consulente finanziario indipendente

Proprio perché sul web circolano tanti falsi esperti che si dichiarano certificati, senza in realtà aver superato alcuna prova valutativa, né essere iscritti all’albo, è importante che ricerchi quello che può essere il miglior consulente finanziario indipendente per te attraverso fonti di informazione ufficiale.

Il sito web dell’OCF (organismo di vigilanza dei consulenti finanziari indipendenti) in questo senso è il più attendibile. 

Nel caso fossi interessato a intraprendere un percorso consulenziale, puoi visionare tutti i professionisti registrati all’albo, suddivisi per regione di appartenenza, direttamente da lì.

screen portale per ricerca consulente finanziario indipendente

Se cerchi un consulente finanziario indipendente e sei rimasto soddisfatto da questo articolo, puoi scrivermi una mail attraverso la pagina Contattami. 

Sarò felice di conoscerti e capire se possiamo avviare un percorso di crescita finanziaria insieme.

Perché sceglierlo

Ricapitolando, sono tanti i motivi per i quali varrebbe la pena affidarsi a un consulente finanziario indipendente, invece che a un ex promotore finanziario o a un soggetto del mondo del risparmio gestito. 

  • Perché è un professionista iscritto all’albo in possesso di requisiti professionali e morali elevati. 
  • Perché non percepisce commissioni, provvigioni, nè retrocessioni da banche, reti di vendita ed altri intermediari.
  • Perché la sua unica parcella è quella che gli fornisci tu per averti prestato una consulenza e non per averti venduto un prodotto.
  • Perché non entra in conflitto d’interesse con te ma il tuo e il suo interesse coincidono.
  • Perché non mette mai mano ai tuoi soldi, che rimangono al sicuro presso la tua banca.
  • Perché ti suggerisce gli strumenti più adatti a te in base al tuo capitale, al tuo profilo di rischio e ai tuoi obiettivi finanziari nel breve, medio e lungo termine.
  • Perché banche e intermediari vari, vendendo strumenti inefficienti, applicano una parcella occulta spropositata che si mangia spesso tutto il rendimento e a volte anche il capitale.
  • Perché ti segue passo a passo in ogni fase del percorso finanziario che intraprendete insieme.
  • Perché non ti offre un servizio, dicendoti che è valido ma ti fornisce le conoscenze formative che ti servono per attestarne l’efficacia in prima persona.

Se sei interessato a passare anche tu alla consulenza finanziaria indipendente per prendere controllo del tuo patrimonio in modo più proficuo e più equo, senza costi nascosti aggiuntivi e nel tuo solo interesse, puoi approfondire qui.

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